itinerari

In questa pagina offriamo alcuni spunti riguardo possibili itinerari da seguire a piedi oppure accompagnati con mezzo privato o pubblico a seconda delle necessità degli ospiti del QBH, ringraziamo per le preziose info il sito www.genovapiedi.it e www.guidadigenova.it


itinerari con mappa

PRINCIPI,RE, CAVALIERI E PROSTITUTE.

 Il percorso inizia dalla piazza antistante la Stazione ferroviaria di Principe: Piazza Acquaverde (1) è resa decisamente caotica dal traffico di bus, taxi e auto private - è caratterizzata dalla presenza del monumento dedicato a Cristoforo Colombo, inaugurato nel 1862, opera realizzata “a più mani”, qualitativamente poco convincente, e certamente poco valorizzata. Sulla piazza affacciano alcuni importanti alberghi della città. Di fronte alla stazione, il palazzo tondeggiante con colonne, era, fino agli anni ’70 del ‘900, l’albergo più prestigioso di Genova, l’Hotel Columbus, che ospitò importanti visitatori tra cui i mitici Beatles (26 giugno 1965); oggi qui, dopo anni di lavori, sta per essere inaugurata quella che dovrebbe diventare una prestigiosa Biblioteca Universitaria . L’itinerario prosegue lungo la strada di fronte alla stazione: Via Balbi,(2) uno stretto rettilineo in discesa realizzato nei primi decenni del 1600 e ideato a somiglianza della Via Garibaldi per volontà della Famiglia Balbi; la via è fiancheggiata per un primo tratto da case popolari ma, dalla metà in avanti, da sontuosi palazzi nobiliari, tra cui, al numero 10, il Palazzo Reale, esattamente di fronte alla Chiesa di San Carlo. Il Palazzo Reale fu la residenza genovese dei Reali di Casa Savoia che l’acquistarono nel 1824 dalla famiglia Durazzo; fu edificato come dimora nobiliare dei Balbi nel 1600. Per le sue caratteristiche e per la sua intatta bellezza, il palazzo è stato scelto per girare le scene degli interni del film "Grace Kelly" interpretato da Nicole Kidman (novembre 2012) Oggi è sede di un museo/residenza che merita sicuramente una visita; se non si volesse visitare il palazzo, val la pena, almeno, di perdersi per qualche minuto nel giardino, di libero accesso nelle ore di visita, caratterizzato da un bellissimo mosaico a risseau, ossia fatto utilizzando semplici pietre bianche e nere. Alla fine della discesa di Via Balbi, si arriva a Piazza della Nunziata (3) dominata dalla facciata neoclassica delle Chiesa dell’Annunziata o Basilica del Vastato: gli interni sono uno splendido esempio di barocco genovese. Questa piazza, oggi piuttosto trafficata, un tempo era la sede di un vivacissimo mercato. Superata la Piazza, si raggiunge, in breve, il Largo della Zecca (4), sede dell’antica Zecca genovese; sulla parte destra la dolce discesa di Via Lomellini (5). Lungo questa strada si trovano il Palazzo Lomellini e l’Oratorio di San Filippo Neri, bella chiesa del 1700, e al numero 11, la Casa natale di Giuseppe Mazzini , sede di una interessante esposizione di opere e cimeli del Risorgimento che vale la pena di visitare. Via Lomellini conduce alla vivace Piazza Fossatello, incrocio di importanti arterie del Centro Storico (6) Da qui, parte, a destra, Via Del Campo (7). In Via del Campo affacciano alcuni importanti Palazzi Storici (come sempre a Genova,bisogna guardare in alto: le facciate; e dentro: i cortili). Qui si trova la curiosa Colonna Infame, parzialmente nascosta da un fontanile. Via del Campo è luogo amato e cantato da Fabrizio De Andrè; al poeta/cantore è dedicato un angolo al numero 29 rosso: il negozio “Musica Gianni Tassio” che Faber frequentava da ragazzo, è stato trasformato in un piccolo museo a lui dedicato: poco, troppo poco, a mio parere; un piccolo segno di riconoscenza di Genova al poeta che, forse, più di tutti, le assomiglia. Via del Campo termina alla Porta Di Vacca, confine occidentale della città medioevale; ma la città in continua espansione si sviluppò ancora e rapidamente, attorno alla strada che conduceva fuori dalla città: l’attuale Via di Prè. Via Prè (8) è sempre stata una strada di commerci al confine della città e all’esterno della cinta Muraria Storica di Genova; per questo motivo ha sempre rappresentato un luogo di scambi intensi, leciti o meno, di mercanteggi di vario genere. La via era l’esclusiva e più importante via d’uscita a ovest , verso i campi e verso la Valle Polcevera e gli Appennini, almeno fino alla realizzazione di Via Balbi, nel 1600. Poco prima della fine della via, all’altezza di una lavanderia, deviando nel vicolo a destra si arriva ad una piazzetta molto caratteristica, luminosa nelle belle giornate, circondata da alti palazzi e con al centro antichi lavatoi: Piazza dei Truogoli di Santa Brigida Via Prè termina all’altezza del complesso medioevale della Commenda di Prè e Chiesa di San Giovannidi Pre’(9): qui riposavano e trovavano rifugio e conforto i pellegrini e i Cavalieri diretti alle Crociate nei giorni precedenti l’imbarco sulle galee e qui tornavano i sopravvissuti per curarsi le ferite. Il complesso, che risale al 1180, è costituito da tre strutture un tempo interconnesse tra loro: l’Ospitale, la Chiesa Inferiore e la Chiesa Superiore. I severi e semplici ambienti dell’Ospitale sono visitabili in quanto sede di un museo multimediale. La Chiesa Inferiore è aperta il venerdì e il sabato, a cura di volontari del T.C.I., dalle 10 alle 18. La Chiesa Superiore è una parrocchia ed è aperta normalmente dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Lasciata alle nostre spalle la Commenda di Prè e fatta magari una sosta per un pranzo economico in una delle trattorie di Salita San Paolo (menù da 10 €) che parte proprio accanto alla Commenda, sempre dirigendosi verso ponente, fatti 100 metri e attraversata la strada e lo slargo con una fontana, si raggiunge la Villa di Andrea Doria a Fassolo (10), prestigiosa dimora che si fece costruire l’Ammiraglio e vero “principe” della Repubblica di Genova, Andrea Doria.

 

IL CENTRO STORICO

Piazza De Ferrari (1) è il centro della città almeno dalla fine del 800 Alcuni importanti edifici affacciano sulla piazza: il Teatro Carlo Felice (2) che fu costruito nel 1827. La statua di Giuseppe Garibaldi realizzata da Augusto Rivalta nel 1893, occupa lo spazio davanti al treatro. Prima di lasciare la Piazza possiamo dare un’occhiata all’esterno del teatro entrando sotto le colonne del pronao: da lì si accede al La Galleria Mazzini (3) passaggio pedonale e area commerciale. La piazza è dominata dal Palazzo della Borsa (4) in stile liberty-neo-barocco; bella, all’interno, la scenografica sala, sede di mostre temporanee. Da Piazza de Ferrari entriamo adesso a (5) Palazzo Ducale e vi consiglio di fare un giro all’interno sino al secondo cortile. Alziamo lo sguardo e scopriremo la torre del palazzo sulla quale sventola il vessillo della città: croce rossa in campo bianco. (Quello di alzare lo sguardo verso l’alto è un esercizio che dovete fare spesso a Genova, per scoprire scorci e particolari che non potreste vedere ad altezza occhi.) Palazzo Ducale è oggi sede di mostre temporanee. Se non abbiamo tempo o voglia di visitare le mostre, cerchiamo almeno di salire dallo scalone principale fino al piano superiore per avere alcuni scorci del palazzo: se siamo fortunati potremmo trovare aperte la Sala del Maggior Consiglio e la Sala del Minor Consiglio. Si può uscire da Palazzo Ducale attraversando il grande portone di accesso principale su Piazza Matteotti. (6) Sulla sinistra troviamo la facciata neoclassica del La Chiesa del Gesu' che custodisce opere importantissime, da non mancare per gli appassionati d’arte. Lasciando alle spalle Palazzo Ducale, scendiamo per la strada pedonale che di trova esattamente di fronte: Salita Pollaioli. (7 ) In salita Pollaioli troviamo un piccolo bar detto “il BAR degli SPECCHI” è un locale storico con soffitti a mattonelle di maiolica: un’iscrizione all’esterno del locale riporta la dedica del poeta Dino Campana “entro una grotta di porcellana……” Scendendo incontriamo una piccola piazzetta e il “caruggio” si restringe; proseguendo si arriva alla Chiesa di San Donato (8),medioevale, caratterizzata, all’esterno, dal bel campanile esagonale: all’interno si trovano alcune opere molto interessanti, tra cui un bellissimo trittico fiammingo di Joos van Cleve (1515) Dalla piazzetta della chiesa di S. Donato si prosegue girando sul fianco della chiesa e imboccando la strada in salita che si chiama “Stradone S.Agostino”. Dopo 30 metri arriviamo ad uno slargo – ma per Genova è già una piazza - piazza Negri; qui, con la tipica facciata medioevale genovese a strisce bianche e nere, con il portale gotico e il notevole campanile a piastrelle policrome, affaccia la Chiesa di S.Agostino (9) Di fronte c’è la sede di un teatro genovese “Il Teatro della Tosse”, sede di interessanti stagioni teatrali alternative al teatro “classico”. Qui ha lavorato, per molti anni, alle scenografie e ai costumi, il grande artista Lele Luzzati . Proseguendo il percorso di stradone S. Agostino si arriva a Piazza Sarzano (10) dove affaccia il bel museo dedicato principalmente alle opera medioevali: il Museo di Sant'Agostino(11). Da Piazza Sarzano, di fronte al Museo, si scorge la mole della Basilica di Carignano (12) che si raggiunge attraversando il Ponte di Carignano. La bella chiesa rinascimentale, che merita una visita, fu progettata da Galeazzo Alessi, del quale, nel 2012, si celebra il quinto centenario della nascita. Successivamente si torna indietro alla Piazza Sarzano Dopo aver lasciato Piazza Sarzano imbocchiamo Via Ravecca che corre parallelamente alle mura duecentesche, dette “del Barbarossa”; Via Ravecca (13) è un antico percorso a ridosso delle mura orientali della città; lungo il percorso, locali di abbigliamento vintage e negozietti d’artigianato. Arriviamo dietro Porta Soprana con le sue due torri: le torri sono talora visitabili e dà lì si gode un bel panorama. MURA DEL BARBAROSSA - PORTA SOPRANA(14 ) Oltrepassato l’arco di Porta Soprana ci troviamo in un viottolo (creuza) che in pochi metri ci porta al Chiosco di S Andrea (qui trasportato da una antica chiesa ora demolita) e più avanti alla “cosiddetta Casa di Colombo”: è possibile una visita. (15) La Piazza di fronte fu edificata nel 1930: il grattacielo rappresentò, allora, l'edificio il cemento armato più alto d'Italia. Dando le spalle a Porta Soprana torniamo indietro e imbocchiamo il vicolo in discesa: Salita del Prione. (16) fino ad arrivare a Piazza delle Erbe (17) antica sede di un mercato di frutta e verdura. In breve, risalendo da vico delle Erbe, si ritorna a Piazza Matteotti e da qui a Piazza De Ferrari.

 

CENTRO STORICO  BASSO -consigliato a piedi-

 Anche questo percorso inizia da (1)Piazza De Ferrari con la sua fontana in bronzo e i suoi importanti edifici intorno, tra cui il Teatro Carlo Felice. Questa volta giriamo le spalle al teatro e alle sue colonne e imbocchiamo la breve discesa che corre verso sinistra accanto alla facciata laterale di Palazzo Ducale, si passa accanto alla Chiesa del Gesù e si accede a Piazza Matteotti dominata dalla facciata maestosa del palazzo. Si imbocca, in leggera discesa, la pedonalizzata (2)Via san Lorenzo: è consuetudine trovare lungo la strada venditori di piccoli oggetti, musicanti, artisti. La strada è stata pedonalizzata in occasione del famigerato G8 del 2001 e da allora è la sede del passeggio di turisti e genovesi. In breve, percorrendo la facciata laterale della chiesa, si arriva a Piazza San Lorenzo dove affaccia la Cattedrale. La chiesa è il risultato di numerosi interventi lungo i secoli e il risultato è una chiesa poco uniforme dal punto di vista architettonico ma molto interessante dal punto di vista storico. Lo stile predominante è il gotico. Molto belli i tre portali con colonnine in marmi policromi. Da non mancare la visita al piccolo e suggestivo Museo del Tesoro di san Lorenzo. Riprendendo in discesa Via San Lorenzo si arriva a Piazza Raibetta, svoltiamo a destra sul lato posteriore di Palazzo San Giorgio e imbocchiamo i (3) Portici di Sottoripa animatissimi con bar, venditori arabi e cinesi, negozi e soprattutto ancora qualche antica “friggitoria”, locali un tempo molto diffusi a Genova. Qui potrete acquistare pesci e gamberetti fritti, torte di verdura, farinata, da portare via nel cartoccio come un tempo. Percorsi per un tratto i Portici di Sottoripa si arriva all’ampio (per Genova) spiazzo di (4) Piazza Caricamento. Da Piazza Caricamento, senza soluzione di continuità, entriamo nell’ area del (5) Porto Antico. Siamo attratti dai molti stimoli della zona ma io propongo, per prima cosa – se poi è una giornata di sole, meglio – di proseguire verso l’edificio blu dell’acquario e di percorrerne il lato esterno ad est (il lato che dà verso il Bigo): la passeggiata ci porta (via dedicata a De Andrè) attraverso gli attracchi di barche fino al centro del porto Antico, rappresentato (6) dall’Isola delle Chiatte. Luogo di sosta, relax e panorama sulla Città. Ora bisogna decidere il “da fare” perché le cose da fare e vedere al Porto Antico sono davvero tante e tutto in una volta non si riesce: le proposte le troviamo nell’approfondimento. Da non mancare, prima di lasciare Genova, la visita al Galata Museo del Mare presso l’antica darsena.Lasciato il porto Antico, l’itinerario prevede di tornare verso Piazza Caricamento e imboccare l’unico vicolo relativamente ampio, via al Ponte Reale proprio a lato di Palazzo San Giorgio sede del Banco della Repubblica Marinara. Fatti 50 metri si arriva nell’affollata (7) Piazza Banchi, dominata dalla piccola chiesa sopraelevata. Superata la chiesa e lasciandola alla nostra destra, si percorre un vicolo, (8) Via Canneto il Curto, pieno di piccoli negozi, molto frequentato. Si percorre il vicolo fini ad arrivare ad attraversare la Via San Lorenzo, che si supera: siamo in, antico tracciato delle città medioevale. Il successivo vicolo è Via Canneto il Lungo; possiamo fare una brevissima deviazione a destra in Vico Caprettari per raggiungere la Storica Barberia del F.A.I., al n. 14 - piccolissimo locale Liberty con arredi originali del 1922 – tornando sui nostri passi riprendiamo via Canneto il Curto e proseguendo arriviamo alla (9) Piazzetta di San Giorgio su cui affacciano la Chiesa di S. Giorgio e la Chiesa di San Torpete, bella chiesetta del 1700 oggi sede i concerti organizzati da Don Farinella, sacerdote d’avanguardia. Da Piazzetta San Giorgio proseguiamo, passando tra le due chiese e poco dopo si gira sulla sinistra in (10) Via San Bernardo, vicolo un tempo molto importante e oggi piuttosto trasandato ma dove è possibile trovare negozi di artigianato arabo accanto a decaduti Palazzi dei Rolli e al numero 32, la famosa, piccola, Drogheria Torielli dove si possono trovare un infinità di erbe e spezie da ogni angolo del mondo. All’altezza del negozio Torielli, si gira a sinistra e si percorre il vicolo, si attraversa incrociandola, Via dei Giustiniani e si arriva in (11) Via Canneto il Lungo. Percorriamo il vicolo in salita e arriveremo infine allo sbocco in Salita Pollaioli, dirimpetto a (12) Piazza Matteotti e Palazzo Ducale e da qui alla fine del percorso in (1) Piazza de Ferrari.

porto antico

PORTO ANTICO

Una classica passeggiata dal centro della città, lungo Via San Lorenzo, fino al centro del Porto Antico, ombelico della città vecchia. Tornando verso De Ferrari, alla scoperta di vicoli nascosti. Anche questo percorso inizia da (1)Piazza De Ferrari con la sua fontana in bronzo e i suoi importanti edifici intorno, tra cui il Teatro Carlo Felice. Questa volta giriamo le spalle al teatro e alle sue colonne e imbocchiamo la breve discesa che corre verso sinistra accanto alla facciata laterale di Palazzo Ducale, si passa accanto alla Chiesa del Gesù e si accede a Piazza Matteotti dominata dalla facciata maestosa del palazzo. Si imbocca, in leggera discesa, la pedonalizzata (2)Via san Lorenzo: è consuetudine trovare lungo la strada venditori di piccoli oggetti, musicanti, artisti. La strada è stata pedonalizzata in occasione del famigerato G8 del 2001 e da allora è la sede del passeggio di turisti e genovesi. In breve, percorrendo la facciata laterale della chiesa, si arriva a Piazza San Lorenzo dove affaccia la Cattedrale. La chiesa è il risultato di numerosi interventi lungo i secoli e il risultato è una chiesa poco uniforme dal punto di vista architettonico ma molto interessante dal punto di vista storico. Lo stile predominante è il gotico. Molto belli i tre portali con colonnine in marmi policromi. Da non mancare la visita al piccolo e suggestivo Museo del Tesoro di san Lorenzo. Riprendendo in discesa Via San Lorenzo si arriva a Piazza Raibetta, svoltiamo a destra sul lato posteriore di Palazzo San Giorgio e imbocchiamo i (3) Portici di Sottoripa animatissimi con bar, venditori arabi e cinesi, negozi e soprattutto ancora qualche antica “friggitoria”, locali un tempo molto diffusi a Genova. Qui potrete acquistare pesci e gamberetti fritti, torte di verdura, farinata, da portare via nel cartoccio come un tempo. Percorsi per un tratto i Portici di Sottoripa si arriva all’ampio (per Genova) spiazzo di (4) Piazza Caricamento. Da Piazza Caricamento, senza soluzione di continuità, entriamo nell’ area del (5) Porto Antico. Siamo attratti dai molti stimoli della zona ma io propongo, per prima cosa – se poi è una giornata di sole, meglio – di proseguire verso l’edificio blu dell’acquario e di percorrerne il lato esterno ad est (il lato che dà verso il Bigo): la passeggiata ci porta (via dedicata a De Andrè) attraverso gli attracchi di barche fino al centro del porto Antico, rappresentato (6) dall’Isola delle Chiatte. Luogo di sosta, relax e panorama sulla Città. Ora bisogna decidere il “da fare” perché le cose da fare e vedere al Porto Antico sono davvero tante e tutto in una volta non si riesce: le proposte le troviamo nell’approfondimento. Da non mancare, prima di lasciare Genova, la visita al Galata Museo del Mare presso l’antica darsena.Lasciato il porto Antico, l’itinerario prevede di tornare verso Piazza Caricamento e imboccare l’unico vicolo relativamente ampio, via al Ponte Reale proprio a lato di Palazzo San Giorgio sede del Banco della Repubblica Marinara. Fatti 50 metri si arriva nell’affollata (7) Piazza Banchi, dominata dalla piccola chiesa sopraelevata. Superata la chiesa e lasciandola alla nostra destra, si percorre un vicolo, (8) Via Canneto il Curto, pieno di piccoli negozi, molto frequentato. Si percorre il vicolo fini ad arrivare ad attraversare la Via San Lorenzo, che si supera: siamo in, antico tracciato delle città medioevale. Il successivo vicolo è Via Canneto il Lungo; possiamo fare una brevissima deviazione a destra in Vico Caprettari per raggiungere la Storica Barberia del F.A.I., al n. 14 - piccolissimo locale Liberty con arredi originali del 1922 – tornando sui nostri passi riprendiamo via Canneto il Curto e proseguendo arriviamo alla (9) Piazzetta di San Giorgio su cui affacciano la Chiesa di S. Giorgio e la Chiesa di San Torpete, bella chiesetta del 1700 oggi sede i concerti organizzati da Don Farinella, sacerdote d’avanguardia.

NERVI, PASSEGGIATA, PARCHIE E MUSEI

 Nervi è dominata dalla presenza del mare, che dalla passeggiata dedicata ad Anita Garibaldi, si offre di volta in volta con le sue infinite sembianze. Ma, oltre al mare, Nervi offre al visitatore i suoi vasti Parchi e le belle raccolte dei Musei d’Arte Moderna che costituiscono un insieme di grande interesse per gli appassionati d’arte tra ’800 e ‘900; in più possiamo godere del tranquillo Porticciolo con i suoi locali e ristoranti, e la via dello shopping La frazione si raggiunge facilmente con i mezzi pubblici; il bus n. 15 ci porta dalla zona della Foce vicino alla Stazione di Brignole fino al porticciolo, ottimo punto per iniziare la visita; il percorso di questo bus è un po’ lungo ma, da un certo punto in avanti, percorre piacevolmente la strada a mare. Il bus 17 e il 17 barrato percorrono la distanza in meno tempo; la partenza è dai marciapiedi che si trovano di fronte alla Stazione di Brignole; conviene scendere sempre nella zona del Porticciolo, la prima fermata dopo Corso Europa. Si può raggiungere Nervi anche con il treno, circa uno ogni mezz’ora, da Brignole. La stazione si trova più o meno a metà della passeggiata a mare. La visita si può iniziare agevolmente dalla fermata dei autobus in via Sarfatti; da qui si prende la breve discesa, a destra del ponte sul torrente, per arrivare al Porticciolo (1) con le sue barche e i suoi locali, bar, gelaterie, pizzerie e ristoranti. La Passeggiata Anita Garibaldi inizia a sinistra, dal ponte sul torrente: dopo un brevissimo tratto in leggera salita tra i pitosfori, si arriva di fronte al mare, sugli scogli. (2) La passeggiata corre per quasi due chilometri fino alla minuscola Spiaggetta di Capolungo, a levante (3) . A circa metà percorso si trova la Torre Gropallo, struttura eretta intorno al 1500 per scopi difensivi contro le incursioni dei corsari. Sullo sfondo della passeggiata, verso levante, domina il Promontorio di Portofino; verso Ponente si scorge il centro di Genova. Dalla passeggiata, più di un collegamento, unisce la passeggiata ai Parchi di Nervi (4). Il complesso dei Parchi è costituito dall’unione delle proprietà di tre Ville: Gropallo, Serra e Grimaldi per una superficie di più di 90.000 mq. Villa Serra accoglie la GAM, Galleria d’arte Moderna (6); Villa Grimaldi, la Raccolta Frugone (7); uscendo da Villa Serra e dirigendosi verso levante, si arriva alla Wolfsoniana, (5) una raccolta di oggetti d’arte decorativa e figurativa, mobili e suppellettili del periodo compreso tra la fine del 1800 e il 1945. Il parco della Villa Grimaldi, a levante, in una valletta riparata, accoglie il Roseto di Nervi. (9 ) Uscendo dai parchi e percorrendo l’antica Via Romana, oggi Via Capolungo, si raggiunge Villa Luxoro,(8) costruita all’inizio del 1900, di proprietà del Comune di Genova, sede di una raccolta di oggetti del ‘600-‘700 e di una raccolta di presepi. Il bel giardino a picco sul mare, completa il verde pubblico di Nervi. Tornando indietro, verso Genova la visita di Nervi si completa con le vie dello shopping, senza soluzione di continuità con via Capolungo e che prendono in nome di Via Marco Sala e Via Guglielmo Oberdan; l’inizio dell’una con l’altra è in corrispondenza del Viale Delle Palme che, dal Centro della cittadina, conduce alla Stazione ferroviaria.

IL LEVANTE CITTADINO

 Partendo da Piazza De Ferrari (1) si prende un autobus per stazione Brignole( bus 36, il 30 o il 14). Arrivati alla Stazione di Brignole si sale sul BUS numero 31 che ci porta fino a Punta Vagno (chiedere per la discesa) (2) Inizia da qui la nostra passeggiata sul lungomare di Corso Italia, classicissime “vasche” domenicali dei genovesi con al seguito bimbi, nonni… molto bello all’ora del tramonto e ottimo per un gelato nelle caldi notti estive, la passeggiata è lunga 3 kilometri circa; il Monte di Portofino chiude l’orizzonte verso est. A metà del percorso incontriamo l’Abbazia di San Giuliano, (3) storico edificio religioso purtroppo in restauro da molti lustri e per questo non visitabile. Più avanti si incrociano i “Bagni Lido”: si dice che siano i più grandi d’Italia e frequentati dalla Genova “bene”. Ancora 600 metri e si arriva alla chiesa di Sant’Antonio e al Borgo di Boccadasse.(4) Superata la chiesa ci troviamo al Belvedere Firpo; una lastra in marmo ci ricorda, in dialetto genovese, che stiamo lasciando i rumori della città per immergerci nell’atmosfera del piccolo borgo di pescatori...Una ripida e breve “creuza” ci porta fino alla spiaggia. Da non perdere qualche giro nelle micro piazzette del borgo. Vale la pena fermarsi per una sosta e un gelato: l’antica “Latteria Igienica” propone buoni gusti tra cui la “crema con cannella” e il gusto “panera”. Boccadasse può anche essere un’ottima sosta per un pranzo o meglio, d’estate, una cena con il sottofondo del mare, ci sono ottimi ristoranti anche se non molto economici. Per chi vuole cenare senza spendere troppo c’è la Pizzeria Borgo Antico, alle spalle della spiaggia, il ristorante La Cambusetta, sotto la chiesa , in fondo alla scalinata e, in Corso Italia al 21 rosso, subito prima della chiesa di Sant’Antonio, uno dei luoghi che preferisco, sia per la posizione che per la cucina: la Marinetta. Per proseguire nel percorso ci sono due possibilità: per chi non avesse voglia di camminare troppo, può tornare verso Corso Italia e aspettare un altro bus 31 che porta fino al Capolinea presso l’Ospedale Pediatrico G. Gaslini.(5) Per chi ha voglia di camminare invece, dal lato di levante della spiaggia di Boccadasse si prende una stradina in salita che passa tra le case, Via Al Capo di Santa Chiara, si sale. La strada gira e diventa carrabile, andando avanti, sulla nostra destra una ripida scalinata Via Flavia ci porta fino a Via Urania e al Borgo di Vernazzola; da qui passando sotto le case affacciate sulla spiaggia si imbocca Via del Tritone che ci conduce fino alla successiva spiaggia di Sturla e, raggiungendo la strada carrozzabile, andando sempre verso levante si raggiunge l’Ospedale Giannina Gaslini presso il capolinea del Bus 31.( aggiungere un’ora circa ). Al capolinea del 31 si riprende il percorso a piedi sul lungo mare fino ad arrivare al Monumento dei Mille (6). Siamo in un luogo di grandi evocazioni storiche: da qui, esattamente da uno scoglio sormontato da un cippo in cemento all’altezza dei Bagni 5 Maggio, partì nel 1860, la Spedizione dei Mille al comando di Giuseppe Garibaldi. Al di sotto della Rotonda che ospita il monumento di Eugenio Baroni, ci si affaccia sul mare e una gradinata ci porta al monumento del 150° dell’Unità D’Italia inaugurato da Giorgio Napolitano il 5 maggio 2011: il monumento moderno,in acciaio riporta, essenziale ma altamente evocativo, l’elenco dei nomi dei Mille .



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INDIRIZZO: Piazza Gramsci, 46 - Bologna